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Subject:
Terapia Comportamentale

Gentile dottoressa Maria Grazia Sonetti, desidero proporle il seguente quesito: come comportarsi con due cani che litigano tra di loro?
Antefatto: abito in un appartamento a Napoli ed ho tre cani: tutti trovatelli e meticci. La prima, femmina, Elly circa tre anni, taglia grande, tenera, socievole è la dominante del gruppo; è stata trovata che aveva circa 60 giorni e da allora sta con me.
Il secondo, Snoopy, anni 2,5 circa, maschio, taglia piccola, vive con me dall'eta di 5 mesi, estremamente affettuoso, desideroso di coccole fino al limite della morbosità.
Il terzo, infine, Pippo, maschio di 2 anni, trovato da 6 mesi e portato a casa perché ammalato (ora è guarito e sta bene) taglia media, carattere dolce ed affettuoso con i padroni, molto educato in casa, quando incontra fuori altri cani di entrambi i sessi, abbaia molto e mostra solo apparenti comportamenti aggressivi (tutto fumo e niente arrosto).
Problema: dopo una iniziale ostilità tra i due maschi curata con l'uso di botte con i giornali, le incomprensioni sembravano superate: dormivano insieme, scendevano insieme al guinzaglio, sono stati chiusi in una stessa stanza insieme durante il periodo di calore di Elly, e non hanno mostrato ostilità reciproca. Invece, improvvisamente, senza causa apparente da un mese circa i due maschi si odiano furiosamente, si aggrediscono e si mordono con furore (si attaccano anche quando metto loro le museruole per evitare morti e feriti) anche se bisogna ammettere che quasi sempre le ostilità partono da Snoopy. Inutili sono stati gli interventi punitivi: giornali, scrollate di collottole, tono duro della voce, museruola; così come inutili sono state affettuosità e coccole.
Pertanto li faccio vivere separati in casa, sotto chiave, evitando qualsiasi incontro. La situazione è insostenibile perché comporta problemmi e stress per tutti.
Desidero sapere se e come è possibile intervenire con terapie comportamentali o altro per fare ritornare una pacifica convivenza.

La ringrazio.
Mariella Colucci

 
 
Risponde:
Dr. Maria Grazia Sonetti
Esperto in Terapia comportamentale di cani e gatti

Situazioni di questo tipo sono tutt'altro che infrequenti quando più cani vivono nello stesso nucleo familiare. Spesso infatti succede che non si riesca stabilire una stabile gerarchia fra gli animali, unica situazione che possa portare ad una convivenza più pacifica. A volte sono gli stessi proprietari che magari incoraggiano comportamenti conflittuali fra gli animali, magari favorendo il cane che sarebbe invece inferiore.
In questo caso un elemento di disturbo è la femmina non sterilizzata, che è sicuramente un motivo di rivalità fra i due maschi. Sarebbe necessario diminuire il valore di questo oggetto di disputa, ad esempio sterilizzandola. Inoltre i due maschi hanno circa la stessa età e dalle informazioni fornite non E' facile capire quale dei due potrebbe aspirare a dominare l'altro. Questo è un aspetto fondamentale da capire, perché l'unica possibilità per sanare la situazione sta nel facilitare l'instaurarsi di una netta differenza gerarchica fra i due maschi. Qui devono intervenire i proprietari: il cane dominante deve essere cibato per primo, salutato e accarezzato per primo, deve insomma essere favorito rispetto all'altro. Un altro mezzo per aumentare la differenza gerarchica fra i cani è quello di sterilizzare l'animale più sottomesso.
Comunque entrambi i cani devono essere sottomessi al proprietario: è questa una regola generale affinché la relazione fra cane e proprietario sia priva di grossi problemi.

Con i migliori saluti:
Dr. Maria Grazia Sonetti