Ho un gatto di otto anni, recidivo una volta all'anno per calcoli di struvite. Quando non si riesce a sbloccare, ci vuole il catetere con tutto il contorno. L'alimentazione e' ormai specifica per controllare il PH delle urine, con croccantini di una casa specializzata.
Visto che piu' di cosi' non si puo' fare, ho due domande: 1) E' stato stabilito definitivamente se si ha miglior effetto globale con alimentazione libera tutto il giorno a volonta', o razionata ad ore fisse?
2) Poiche' come per gli umani e' importante bere molto, e non si puo' dirglielo, cosa esiste per rendere appetibile l'acqua in modo che ne beva di piu'? Qualche aggiunta, con odore o sapore particolari; o aggiungere sale al cibo per fargli venire sete; o cosa altro?

Grazie
Rodolfo Pardi

In commercio oltre ai croccantini esistono cibi umidi sempre specifici per i gatti con il problema della struvite, essi contengono acqua e sono quindi più adatti in quei soggetti che non ne vogliono sapere di bere.
Aggiungere del sale può essere utile, ma può anche dare degli squilibri elettrolitici che si ripercuotono sul metabolismo per cui deve essere fatto previo parere del Veterinario che ha in cura il gatto.
Insaporitori particolari per l'acqua non esistono, però alcuni gatti gradiscono molto il latte, per cui dandogliene un po' (meglio se annacquato) vengono invogliati a bere. Altri sono allettati dal brodo ( di carne o di verdura), altri ancora dallo zucchero e dalla vaniglia, dallo yogurt, dall'acqua corrente che sgorga dal rubinetto.... Insomma sta a noi cercare di ingolosire il nostro gatto assecondando le sue preferenze e così dandogli direttamente o indirettamente dei liquidi.
Per quanto riguarda la annosa diatriba riguardo alla frequenza del cibo : ebbene no, non è stato ancora riscontrato il metodo migliore. Però può anche essere vero che se il gatto ha fame e non trova niente nella ciotola, magari si decide a bere quel poco di latte annacquato o brodo che atrimenti snobberebbe. Piuttosto che niente...

Con i migliori saluti:
Dott. Laura Cutullo