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Subject:
Birillo e la sua forfora.
12 luglio 99
Gentilissima Dottoressa,
Le scrivo per chiederLe del piccolo Birillo.
E' un bastardino che ha sicuramente come antenato un Beagle: lo dimostrano sia
i colori del pelo tipici di quella razza, che l'istinto alla caccia che lo
contraddistingue.
Il problema è che il piccolo, che è stato trovato quando aveva circa 9/10
mesi dal mio ragazzo e che ha attualmente circa 2 anni e mezzo, è sempre
stato molto agitato...all'inizio tremava perchè era impaurito invece ora
trema sia quando è impaurito che quando è contento, si agita per la minima
cosa...salta "urla" abbaiando ripetutamente quando vuole qualcosa...insomma
è sempre esagitato.
Il veterinario ci ha detto che è un cane troppo ansioso e a causa di questo
il suo pelo è pieno di puntini bianchi che altro non è se non la nostra
forfora.
Come possiamo fare per farlo vivere meglio e più tranquillamente e come mai
continua a comportarsi così anche adesso che ha un padrone che lo adora ed è
sempre coccolato...tra le altre cose per farlo mangiare bisogna un po'
pregarlo...fa un boccone e se ne va e sì che pur essendo così piccolo fa
solo un pasto al giorno.
Dimenticavo di dirLe che ha una "sorella"più grande..un pastore tedesco che
lui bacia sempre e mordicchia affettuosamente.
Grazie di tutto e complimenti
Elisa Santangelo
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Risponde:
Dott. Laura Cutullo
Medico Veterinario
Grazie per le parole gentili che mi ha scritto, Elisa.
Per Birillo sarebbe adattissima una cura con i Fiori di Bach che riescono a ridare un buon equilibrio emotivo e quindi a contenere l'iperansietà che lo rende tanto agitato.
Le consiglio: Vervain per l'irrequietezza Aspen per la paura che debba sempre succedere chissà che cosa e Cerato per acquistare un po' di fiducia in sè stesso in modo che possa affrontare meglio le situazioni per lui attualmente stressanti. La somministrazione deve essere quotidiana per almeno un mese (anche due) ; la preparazione e la posologia
sono descritte in ARCA.
Riguardo alla forfora, se dipende dall'ansia tenderà a scomparire. Però farei anche un'indagine per vedere che non si tratti di un problema di Cheyletiella: un piccolissimo acaro, invisibile ad occhio nudo, che dà come sintomo pressochè esclusivo una forfora finissima sul dorso.
Con i migliori saluti:
Dott. Laura Cutullo
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