|
Subject:
Terapia della filariosi.
22 agosto 2001
Egr. Dottore,
le scrivo per avere il suo consiglio riguardo il problema filaria. Circa 15 giorni fa ho adottatao una cagnetta che ho trovato abbandonata
sulla riva di un fiume. Era denutrita, affamata e piuttosto deperita. L'ho subito portata dal mio veterinario che, purtroppo, ha
riscontrato la presenza della filaria. La cagnetta dovrebbe avere circa 8 anni, attualmente sta riprendendo peso e vitalità. Non presenta
ancora sintomi, nemmeno ascoltando il cuore con lo stetoscopio, però, dall'esame ecografico effettuato, il cuore risulta mediamente
compromesso. Questo è l'esito dell'ecografia: "cuore: dilatazione del ventricolo dx con setto paradosso e sistoli visibili della parete
libera del ventricolo di dx. ventricolo di sx nella norma, atrio dx esx nella norma. Radice dell'arteria polmonare dilatata."
Secondo lei è opportuno procedere alla terapia macrofilaricida? Che possibilità avrebbe la cagnetta di sopravvivere a tale terapia?
Se, invece, non si effettua questa terapia quanto può vivere ancora, aiutandola con opprtune terapie di sostegno?
grazie
Roberta
|
|
Risponde:
Dott. Laura Cutullo
Medico Veterinario
Gentilissima Roberta,
la terapia per la filariosi è necessaria e penso che la sua cagnetta sia perfettamente in grado di effettuarla senza troppi rischi (naturalmente deve seguire alla lettera le indicazioni del suo veterinario). E questo proprio perchè attualmente non ha sintomi, il che significa che non ci sono ancora significative compromissioni organiche: il suo cuore è ancora forte e il fisico , che comunque andrà ben sostenuto, ancora in un buono stato.
Lasciandola invece proseguire nel suo percorso patologico non farà che peggiorare andando gradatamente verso una compromissione totale.
Il mio consiglio è quindi di effettuare la terapia al più presto e dare alla canina il giusto sostegno generale.
Cordiali saluti
Dott. Laura Cutullo
|