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Subject:
Jada fa quello che vuole.
2 gennaio 2002
Jeda, è una cagnetta di un anno, figlia di un labrador e di un setter
irlandese. Con un gas terribile
piena di energia e tanta voglia di correre e giocare, curiosa,gentile,un
pò paurosa. Purtroppo
alcune cose del suo comportamento ci mettono in difficoltà ed a volte in
ansia. Non ubbidisce ai richiami se non quando ne ha voglia, a me, che sono spesso assente da
casa, morde continuamente le mani e cerca di prendermi muovendosi come
nell'accoppiamento, distrugge a morsi o ruba le cose di cui mi sto servendo, o i bulbi e i fiori che mia
moglie ha piantato, per due volte è fuggita per rincorrere i gatti e curiosare libera nel vicinato.
Penso faccia tutto questo per punirci di lasciata sola alcune ore, o di non prestarle attenzione. La
sera al contrario è tranquilla e in casa non fa alcun danno. Sta partecipando ad un corso di
addestramento con buoni risultati,
che svaniscono al rientro. Cosa si può fare per correggere questi
atteggiamenti?
grazie
Paolo
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Risponde:
Dott. Elisabetta Amici
Medico Veterinario
Spesso ci accorgiamo di come le "cattive compagnie" possano cambiare i nostri figli, e mi riferisco non tanto ai
figli ormai ventenni, ma ai bambini che andando a scuola, elementare o medie, giocando con i loro coetani
imparano parolacce, imparano a dare spintoni e cattive abitudini......Tutto questo per dire che molto spesso, il
proprietario maschio si diverte a "lottare" con il proprio cucciolo, lo stuzzica ,magari passando la mano o le dita tra
le sue labbra ed invitandolo a mordicchiarle.Questo gioco è, sotto vari aspetti, molto pericoloso perchè confonde il
cane e stimola la sua aggressività.Se il cane ha imparato che quando il padrone gli tiracchia il labbro superiore lui
deve rispondere mordicchiando, perchè quello è un'invito al gioco, il cane non solo lo farà anche quando il padrone
gli toccherà il labbro per altri motivi ( per pulirlo ad esempio), ma lo farà con chiunque per caso, anche solo per fare
una carezza, gli passerà la mano sul labbro....lui, essendo cane,non può capire che questa è la mano del padrone e
quest'altra è quella di un bambino, oppure che ora il mio padrone lo fa per giocare e,mezz'otra dopo, per pulirmi...il
gesto è identico, lo stimolo è identico..e la reazione?...ovviamente identica.Nella mente del cane non esiste
l'intenzione cattiva o dispettosa, il cane è veramente molto semplice, non fa danni per punirvi...sicuramente no!.
Però, se facendo danni io, cane, ottengo le attenzioni dei miei padroni,non importa se negative l'importante è
ottenerle, beh.allora distruggo. Anche il bambino che piangendo ottiene le attenzioni della madre, del padre o del
nonno, fa in fretta anche se piccolo, a trarre deduzioni.In queste distruzioni devo, però dire, che è sicuramente
presente una componente ansiosa....il cane, come il bambino, deve imparare a vivere le poche ore di solitudine in
modo positivo, poichè essendo un animale di branco vive con ansia la separazione dal branco e l'ansia, anche a
noi, gioca brutti scherzi; i danni provocati non sono espressione di un dispetto, ma espressione di una sofferenza
del cane...Il fatto che il cane non risponda ai suoi richiami.beh...dice molto chiaramente che questo cane non ha un
punto di riferimento all'interno del branco-famiglia in cui si è inserito. Il lavoro, essendo il cane ancora giovane, può
essere condotto a termine con buoni risultati, ma occorre prima di tutto fare chiarezza nella mente di questo cane,
ri-organizzando correttamente le gerarchie di branco e dando in questo modo sicurezza e certezza a Jeda,
sicurezza e certezza che, con un successivo programma di prevenzione per l'ansia permetteranno di controllare i
suoi comportamenti. Anche in queso caso è necessario un lavoro domiciliare per poter impostare correttamente
tutto il lavoro.
Cordiali saluti
Dott. Elisabetta Amici
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