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Introduzione
L'omeopatia e la medicina tradizionale
La medicina veterinaria come la medicina umana ormai è accompagnata dalle così dette medicine complementari.
Con questo termine solitamente si intende l'insieme di:
agopuntura, aromaterapia, medicina antroposofica, medicina ayurvedica, fitoterapia,
omeopatia, floriterapia, omotossicologia.
Ciò che accomuna queste scienze mediche è l'approccio:
avere come punto di riferimento per interpretare la malattia l'essere nella
sua unità rifiutando di focalizzare l'attenzione solo su una parte o su un'organo come spesso avviene nella medicina tradizionale.
Le medicine complementari si caratterizzano, ognuna nella sua specificità, per il rispetto della concezione globale dell'essere e con la loro azione mirano a ristabilire non solo la funzione della parte malata, ma l'equilibrio di tutto l'organismo.
L'omeopatia veterinaria è una disciplina relativamente giovane rispetto alla tradizione dell'omeopatia umana ed è ancora troppo poco praticata in Italia.
Fondatore della medicina omeopatica fu Samuel Hahneman: medico, farmacista,chimico alchimista,conoscitore di moltissime lingue. A circa trentanni abbandonò la sua brillante attività di medico per dedicarsi allo studio e basandosi su scritti ippocratici e stimolato dalla conoscenza della materia medica di un medico scozzese del XVIII secolo, Cullen, fece molte prove, prima su se stesso e poi su sperimentatori, riguardo alla possibilità di curare attraverso la legge dei simili.
Nel 1810 in Germania stampò l'"Organon di medicina" in cui proponeva per la prima volta un metodo terapeutico alternativo a quello tradizionale. Da allora la sua ricerca fu continua e lo portò ad affinare sempre più la sua tecnica medica e a dare una solidissima base a quella che lui stesso chiamò "omeopatia".
La sua opera venne poi ripresa, sviluppata e approfondita dal Dott. James Tyler Kent, americano nato nel 1843. Il suo immenso lavoro è ancora lo strumento principale che permette al medico omeopata di oggi di prescrivere il giusto rimedio.
L'omeopatia: cosa non è
Prima di tutto bisogna chiarire che cosa non è l'omeopatia:
una medicina che usa solo i vegetali (questa è la fitoterapia);
una medicina alla quale non servono nè esami nè diagnostica;
una medicina inoffensiva (che o guarisce o non fa nulla);
una medicina non scientifica;
una medicina che si basa sulla suggestione.
In effetti l'omeopatia usa rimedi tratti da tutti i regni della natura
(minerale, vegetale, animale) e anche da prodotti patologici estratti da
soggetti ammalati (nosodi), parti d'organo e rimedi derivati da molecole di sintesi.
Il medicamento omeopatico si chiama rimedio. Esso ha potenzialità energetica
attiva: ne consegue che se usato male può provocare danni o reazioni anche
molto violente.
La medicina omeopatica ha regole di prescrizione ben precise che
differenziano le varie scuole in tutto il mondo.
Per quanto riguarda la suggestione o il cosiddetto effetto placebo,
al di là delle verifiche sulle sperimentazioni condotte col metodo del
doppio cieco basta la constatazione dei successi anche in campo veterinario per limitarne l'importanza a casi marginali che del resto si verificano anche usando farmaci tradizionali.
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