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I principi fondamentali
L'omeopatia si basa sulla Legge di Similitudine,
"similia similibus curentur", ovvero la guarigione attraverso l'uso di una sostanza opportunamente trattata, il rimedio, che in un soggetto sano e sensibile provoca gli stessi sintomi che manifesta il malato che si vuole curare. Questo è l'esatto contrario di quello che avviene in allopatia nella quale si combatte un sintomo con una medicina o un metodo con azione opposta a ciò che si vuole trattare.
La Forza Vitale
Per l'omeopatia l'essere è un tutto indivisibile non solo intendendolo come unità fisica, ma considerandolo come insieme di corpo e spirito.
Il Dr. Marc Brunson del Centre Liegeois d'Homeopathie ha trovato credo un modo per esprimere molto bene il concetto con questa definizione:
l'essere vivente = un cadavere + una forza che l'anima.
Questa forza sovrintende tutti i processi vitali dell'organismo, secondo un ordine
che è armonia e che fa sì che ogni cosa si svolga naturalmente nel modo giusto.
La forza vitale è continuamente al lavoro per contrastare le variazioni dell'equilibrio causate da forze esterne le quali tendono a creare disordine.
La malattia
Quando la forza vitale non è in grado di contrastare il disequilibrio, l'individuo è malato.
Quindi malattia come disordine e morte come estrema espressione di disordine.
L'origine della malattia è data dalla predisposizione individuale (causa fondamentale) sulla quale si inseriscono dei fattori esterni (exciting cause): freddo,caldo, batteri,virus...
Questi ultimi non avrebbero però modo di produrre effetti negativi senza una falla nella forza vitale , interferendone così l'azione.
La causa reale della malattia è quindi interna al malato ed è lì che va individuata e curata: tutti i sintomi esterni, o fisici, non sono che l'immagine esterna del disequilibrio interiore. Eliminare i sintomi della malattia può essere utile, ma non arriva veramente a guarire, perchè la guarigione è solo il ripristino della capacità di autoconservazione ad opera della forza vitale.
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